Un abbraccio per gli eredi (Un trono per due sorelle - Libro otto) by Morgan Rice

Un abbraccio per gli eredi (Un trono per due sorelle - Libro otto) by Morgan Rice

autore:Morgan Rice [Rice, Morgan]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Young Adult Fiction, Fantasy, Epic, Coming of Age, Girls & Women
ISBN: 9781640299245
Google: TKOWDwAAQBAJ
editore: Morgan Rice
pubblicato: 2019-05-07T16:03:48.712000+00:00


CAPITOLO DICIANNOVE

Kate camminava a grandi passi in mezzo alle caverne, il luccichio che proveniva dalle pareti scure tale da rendere l’atmosfera generale piuttosto inquietante. Le ombre si allungavano in modi strani che a volte non sembravano avere nulla a che fare con la luce. Dopo l’attacco subito per mano dei sorveglianti, Kate stava in guardia, timorosa che la potessero afferrare.

“La gente viene da questa parte a volte,” disse Lisare a voce bassa. “Cercano di consultare la pietra.”

“Consultarla?” chiese Kate. Aveva pensato che fosse una pietra e basta. Come si poteva consultare una pietra?

“La pietra dell’ombra è collegata a ogni ombra nel mondo,” disse Lisare. “La gente viene a porle domande, e a vedere ciò che essa vede. Molti non sopravvivono. Quelli che ce la fanno…”

“Cosa?” chiese Kate mentre continuavano a camminare in quei cunicoli sotterranei sotto alla montagna.

“La pietra dice la verità, ma ne dà una versione offuscata,” disse Lisare. “La gente ne esce sentendosi perseguitata. Ho visto un uomo lottare attraverso tutto questo, per poi sedersi e lasciarsi morire di fame una volta tornato indietro.”

Kate rabbrividì a quel pensiero. “E nessuno qui ha tentato di aiutarlo?”

“Questo è un luogo di morte,” le disse Lisare. “Abbiamo tentato di metterlo in guardia, proprio come io ora metto in guardia te: la pietra è potente, ed è pericolosa. Cerca di usarla prima di essere perfettamente preparata e ascolta troppo alla lettera le sue bugie e rischi di distruggerti.

Kate poteva sentire la preoccupazione nella sua voce, ma non si fidava. Aveva imparato fin troppe volte che la vita poteva essere crudele e quanto facilmente la gente potesse tradirti. Questa donna, questa sacerdotessa stava solo cercando di spingerla indietro e impedirle di fare ciò che doveva.

Kate proseguì in silenzio, i suoi piedi che scivolavano rapidi sul terreno ricoperto dall’ombra, senza quasi grattarci contro. L’eco dei passi di Lisare era fin troppo forte a confronto.

“Devi restare indietro,” disse Kate. “Stai facendo troppo rumore.”

“Devo guidarti,” disse Lisare.

“In un posto dove non sei mai stata?” chiese Kate, facendosi ogni secondo più sospettosa. “Perché? In modo da poter far sapere a qualcuno che sto arrivando?”

“Kate, queste sono le ombre che stanno avendo effetto su di te,” disse Lisare. “Cercando di infiltrarsi nel tuo essere. Cercando di tirare fuori il peggio di te.”

“Ma non di te?” ribatté Kate. Cosa sapeva effettivamente di questa sacerdotessa? Quante volte era stata ingannata prima di adesso? Lo aveva fatto Siobhan, ingannandola e privandola della sua stessa anima. I suoi genitori l’avevano mandata via perché li trovasse… e poi erano morti.

Non poteva stare ad ascoltare. Doveva andarsene prima che Lisare avesse la possibilità di tradirla. Avrebbe dovuto scappare, avrebbe dovuto ucciderla. Avrebbe dovuto…

“Kate, no!” gridò Lisare quando la vide scattare via.

Kate corse prendendo svolte a caso percorrendo i passaggi sotto alla montagna. Le ombre cercavano di prenderla, ma lei le evitava. Continuò a correre fidandosi del suo istinto, sperando che la conducesse dove voleva andare. Era come se fossero le ombre a farle strada, una specie di sensazione al limitare della sua percezione che le indicava la via, che la spingeva, che la attirava…

“Non mi importa,” sussurrò Kate.



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